Un’osteria… che non è un’osteria. Perché non solo è moderna, ma è pure d’immensa, eccezionale qualità. Scordatevi quindi tavolacci e vino di pessima categoria: perché nel locale chiavarese si mangiano piatti prelibati e si bevono ottimi calici, a dispetto del nome ‘popolare’. Il tutto è merito della famiglia Carannante: ovvero dello chef Mattia che, a soli ventotto anni, ha già una lunghissima esperienza, corroborata da un indescrivibile talento; sua mamma, suo papà, sua zia, sua nonna e una serie di dipendenti molto preparati e competenti. La passione per la cucina e il buon bere se la sono portata dalla loro regione. Sono ormai liguri d’adozione, ma il sangue lo hanno misto, un po’ triestino e un po’ napoletano, sicché hanno nel dna spirito d’accoglienza, amore per le cose belle, oltre che buone, cortesia e un po’ di sane capacità imprenditoriali. L’Osteria Moderna è un ristorante a tutti gli effetti: quattro antipasti, quattro primi e quattro secondi, per un menu che varia a ogni stagione dell’anno e viene ulteriormente arricchito, di giorno in giorno, a seconda del pescato quotidiano, della freschezza dei prodotti e, perché no, della fantasia dello chef. Il cui talento ai fornelli è indubbio: Mattia ama gli accostamenti, a volte anche di sua invenzione, pur senza snaturare il gusto dei piatti, il sapore dei pesci e delle carni. È una cucina ‘ricercata’, ma senza esibizione. Un concetto che non appartiene a Mattia. Si usano molto i funghi, durante la stagione autunnale, così come il tartufo. Una delle vette viene toccata con le cruditè di pesce. Ad accompagnare il tutto, una selezione di vini molto accurata, che comprende bottiglie da un po’ tutte le regioni italiane e qualche ‘sconfinamento’ francese. Grande attenzione a tutti i dettagli: dalle stoviglie alla preparazione della tavola, alla presentazione dei piatti. La vista è soddisfatta tanto quanto il palato. Se siete in cerca di un posto dove mangiar benissimo e far anche bella figura, Osteria Moderna è l’ideale.