La cucina come un vero e proprio laboratorio artigiano. Dove creare, inventare, sperimentare. Dove dar vita a vere e proprie delizie, riuscendo nell’impresa di cambiare menu ogni giorno. Succede tutto questo, quando ci si chiama Officina di Cucina, un nome che è tutto un programma, per l’elegante e prelibato ristorante nel cuore della city genovese, sapientemente condotto dal simpatico Leopoldo De Chiara e dalla sua famiglia. Uno chef di lungo corso: campano di origini, è arrivato sotto la Lanterna nel 2004 e, dopo una serie di stagioni in alcuni prestigiosi locali, ha deciso insieme alla moglie di aprirne uno tutto suo. Ed è rimasto in Liguria in pianta stabile. In via Colombo, ha trovato Officina di Cucina: già si chiamava così, e Leopoldo ha lasciato il nome perché rispecchia esattamente la sua filosofia, il suo modo d’intendere il mestiere. Essere un artigiano, uno che interpreta la cucina tradizionale ma sempre con elementi personali, uno che rielabora senza stravolgere, che mette il proprio tocco e il proprio estro, che ama la produzione, tutto ciò che viene fatto in casa. Officina di Cucina è un ristorante di buon livello, con una particolare predilezione per il pesce, che Leopoldo seleziona accuratamente ogni mattina, in base alle disponibilità di giornata. È la spesa che decide il menu, non il contrario. Un discorso che De Chiara può portare avanti anche in virtù della vastissima conoscenza dell’arte culinaria e di centinaia di ricette. Ogni giorno, quattro antipasti, quattro primi e altrettanti secondi. L’idea viene sul momento ed è sempre quella vincente. Due piatti di pesce, uno di carne e uno vegetariano: qualcosa che incontri il proprio gusto si trova sempre. E, attenzione: potrebbe non esserci la volta dopo. La cucina è anche fantasia e a questo concetto Leopoldo non rinuncia mai, neppure nella scelta della ricchissima carta dei vini. Salvo in due occasioni: la pastiera napoletana e gli scialatielli con i frutti di mare, due omaggi alle sue origini napoletane. Benvenuti nella ‘Officina’: dove l’arte della cucina incontra i piaceri della tavola.